Lipani expands to become a multi-practice firm, strengthens M&A practice and focuses on industries including financial, energy and tax

A partire dal 2026, il Comune di Sanremo dovrà necessariamente bandire una gara per affidare le attività di gestione, organizzazione e trasmissione del Festival della Canzone Italiana, senza più procedere all’affidamento diretto in favore di RAI.

Lo ha stabilito la sentenza del TAR Liguria n. 843 del 5 dicembre 2024. Una decisione storica, destinata a segnare un cambio davvero epocale nella gestione del Festival di Sanremo, e arrivata al termine di un complesso contenzioso che ha visto come parte attiva del processo la società JE Just Entertainment assistita dallo Studio Lipani. Lo stesso TAR Liguria ha diramato un comunicato stampa sulla vicenda, per fugare interpretazioni strumentali della sentenza, composta di ben 53 pagine.

Il team dello Studio che ha contribuito al successo di JE è composto dagli Avvocati Francesca SbranaSilvia Cossu e Federica Berrino insieme al Managing Partner Damiano Lipani.

Siamo davvero soddisfatti del risultato raggiunto in una vicenda che, da un punto di vista giuridico, ci è da subito sembrata gravemente anomala”, afferma Damiano Lipani.

Questo il commento dell’Avvocato Francesca Sbrana: “È stata una battaglia lunga e ricca di insidie, molto complessa dal punto di vista processuale, e l’abbiamo condotta con estremo rigore e determinazione, attraverso un lavoro di squadra interno al nostro Studio e con JE. Il sistema Sanremo-RAI è ora scardinato. Dal 2026, il Comune di Sanremo dovrà svolgere procedure selettive pubbliche per affidare il Festival”.

Il Comune di Sanremo era e sarà tenuto a fare gare per affidare l’organizzazione del Festival: sembra una cosa ovvia, eppure è il punto di arrivo di una battaglia avviata da JE e in particolare dal suo amministratore Sergio Cerruti, che si è rivolto a noi prospettandoci quella che percepiva come un’ingiusta lesione del mercato e che effettivamente ha messo in luce come non sempre le prassi – anche quelle più radicate – siano conformi a diritto. D’ora in avanti chiunque potrà ambire a contribuire all’organizzazione del Festival. Non resta quindi che attendere la pubblicazione del bando per il 2026”, aggiunge l’Avv. Silvia Cossu, che ha seguito, in particolare, i risvolti civilistici e autorali della vicenda. 

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